Un gruppo di studenti all’Università Dicle di nella città di Diyarbakir si trovano di fronte ad una possibile condanna dagli oltre sette anni ai 28 anni di carcere per accuse di terorismo. Lo ha riferito il sito di informazione turco T24.
I 12 studenti sono accusati di aver commesso reati che vanno dalla “diffusione di propaganda per organizzazione terroristica” a “commettere reati per conto di orgnizzazione terroristica” mentre partecipavano alle tradizionali celebrazioni del Newroz che segnano l’avvio nella metà di marzo del nuovo anno. L’accusa sostiene che le celebrazioni del Newroz sono state lo scenario di “minacce e appelli alla violenza”, e che l’organizzazione di cui gli studenti sono accusati di fare parte molto probabilmente è il Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk) un gruppo in conflitto da decenni con l’esercito turco da quando ha lanciato la rivolta per l’autonomia negli anni ’80.
Secondo T24 uno degli studenti identificato come Suat Mustafa S., è come stato accusato di “svolgere propaganda terrorista” per aver fischiettato una canzone curda durante la celebrazione del Newroz. ” Stavo passando nel luogo dell’incidente e una persona in abiti civili si è avvicinata a me dicendomi che era della polizia. Mi ha preso per un braccio e mi ha detto di andare con lui. Avevo chiesto che si identificasse ma non mi ha mostrato nulla, ha affermato lo studente. Poi quattro o cinque funzionari di polizia sono venuti a prendermi. Io non stavo fischiettando provocatoriamente nessuna canzone (del Pkk) davanti a nessun funzionario di polizia. Stavo fischiettando una canzone di un artista curdo”.
Un video ripreso dal luogo sembra avvalorare la versione dei fatti. L’incidente si è verificato durante una dura repressione contro l’attività politica curda da parte delle autorità turche, che ha visto l’arresto di un certo numero di politici curdi e membri del parlamento.
I processi agli studenti inizieranno questo mese, secondo le notizie del T24.