L’assedio e i blocchi stradali dell’area di al-Shahba e la mancanza di aiuti hanno creato problemi per la salute di bambini e le forniture di latte. Un membro della Mezzaluna Rossa Curda ha detto che le vite di migliaia di bambini sono a rischio.
I residenti di Afrin stanno vivendo da circa cinque mesi nell’area di al-Shahba, a seguito dell’occupazione di Afrin dall’esercito turco. Le infrastrutture dell’area erano inagibili e ciò ha causato gravi ostacoli per le persone e l’amministrazione. I pazienti, specialmente i bambini, soffrono per la poca assistenza sanitaria e la mancanza di strutture pediatriche a causa dell’assedio imposto nell’area. Il regime siriano inoltre proibisce l’accesso al latte tramite controlli stradali. Su questo punto, l’amministratore della Mezzaluna Rossa Curda Rashid Ibish ha detto che le vite di 64’850 bambini sono a rischio a causa della mancanza di latte e di assistenza sanitaria, date dalla mancanza di assistenza da parte di organizzazioni internazionali e dall’assedio imposto sull’area.
“All’inizio dell’arrivo delle persone di Afrin nell’area di al-Shahba, lo stato di salute delle madri non era buono, soffrivano per mancanza di latte naturale a causa di mancanza di cibo. La Mezzaluna Rossa Curda ha poi distribuito latte a tutti i bambini”. Il numero di bambini a cui è stato dato lo scorso giugno era di 23’450, con età compresa tra un mese e un anno, e 41’400 di un anno e mezzo: il numero totale ha raggiunto circa 64’850.
“A volte i magazzini riuscivano a soddisfare i nostri bisogni, ma non sono dotati di una quantità così grande”, dice Ibish sottolineando gli ostacoli nel provvedere cure pediatriche. “Questo latte causa problemi di salute ai bambini. A volte il tipo di latte distribuito ogni mese, come Babyluck, Nan e Cilia, cambia a seconda delle partite nel magazzino, e questo causa problemi gastrointestinali ai bambini”. Si è rivolto a organizzazioni internazionali per intervenire in fretta in questa situazione e aiutarli a provvedere al latte per i bambini, “perché la continuazione di questo metodo mette a rischio le vite di molti bambini”.