15 Giugno- Le forze dello Stato bruciano campi agricoli a Nusaybin
Le forze dello Stato continuano a bruciare case a Nusaybin e hanno dato alle fiamme migliaia di acri di campi agricoli nel distretto.Le forze dello Stato continuano i loro attacchi genocidi contro il distretto di Nusaybin di Mardin, dove il coprifuoco ormai è in vigore da mesi.
Le forze dello Stato continuano a saccheggiare e incendiare case nelle zone di Abdulkadirpasa, Firat, Dicle, Yenisehir, Zeynelabidin e Kisla a Nusaybin, dove fino ad ora oltre novemila case e imprese sono state date alle fiamme o distrutte.
Bruciati migliaia di acri di campi
Come parte dei loro attacchi genocidi, le forze dello Stato lunedì hanno iniziato a incendiare campi agricoli e hanno dato alle fiamme migliaia di acri di campi agricoli vicino ai villaggi di Çaglê, Kertwênê e Nergizlokê e i dintorni della montagna di Bagok e l’area industriale.
20 Giugno – Richiesta d’arresto per i partecipanti alla campagna per la libertà di stampa
Il Prof. Sebnem Korur Fincanci, il giornalista Erol Önderoglu e lo scrittore Ahmet Nesin sono stati rinviati a giudizio per aver partecipato a una campagna di solidarietà con il quotidiano filo-curdo Özgür Gündem.Il Prof. Sebnem Korur Fincanci, il giornalista Erol Önderoglu e lo scrittore Ahmet Nesin hanno testimoniato presso il tribunale di Istanbul oggi in relazione all’indagine lanciata contro di loro per aver partecipato alla campagna ‘Editor-in-Chiefs On Watch’ per mostrare solidarietà con il quotidiano filo-curdo Özgür Gündem e aver difeso la libertà di stampa contro le pressioni e le indagini contro I giornalisti.
Dopo la testimonianza, Fincanci, Önderoglu e Nesin sono stati trasferiti al Tribunale di Pace con una richiesta di arresto nei loro confronti nell’ambito delle indagini.Dozzine di persone hanno sostenuto la campagna lanciata il 3 maggio e sono state avviate indagini contro 37 dei partecipanti con l’accusa di “organizzazione [illegale] di propaganda”.
22 Giugno- Göç-Der: Un milione di sfollati durante i recenti attacchi nella regione curda della Turchia
Göç-Der invitato tutti a mostrare solidarietà nei confronti di un milione di persone sfollate durante i recenti attacchi nella regione curda della Turchia. L’Associazione dei migranti per la cooperazione sociale e la cultura (Göç-Der) ha annunciato i risultati del workshop “Ripensare le migrazioni forzate “che si è svolto questo fine settimana a Diyarbakir.I risultati del workshop sono stati condivisi con il pubblico nella sede di Göç-Der.
Il co-presidente della sezione di Göç-Der Yilmaz Kan ha dichiarato che un milione di persone sono state sfollate nei recenti attacchi nella ragione curda.Kan ha affermato che la migrazione forzata è divenuta sistematica dal Piano per la Riforma dell’Est del 1925, dopo la costituzione della repubblica turca.Kan ha descritto il Piano per la Riforma dell’Est come una politica di eliminazione e assimilazione, e ha ricordato che 3 milioni di persone sono state sfollate e 3 mila e 500 città e villaggi sono stati evacuati durante lo stato di emergenza del 1987.
Città sono state distrutte con armi pesanti
Kan ha dichiarato che le migrazioni forzate sono diventate un tema caldo dopo la fine del processo di risoluzione, e gli attacchi terrestri ed aerei sulle città curde hanno comportato lo sfollamento di un milione di persone.Ha sottolineato che le migrazioni forzate continuano, a causa degli scontri in corso, e le forze dello stato hanno dichiarato coprifuochi e distrutto quartieri nelle città curde con armi pesanti, con la scusa di “ristabilire la pubblica sicurezza”. Kan ha osservato che i quartieri interessati dai coprifuoco e dagli attacchi dello Stato sono spazi abitativi delle persone che sono state costrette a migrare dopo l’evacuazione dei loro villaggi negli anni ’90.
Infine, ha affermato che il diritto ala vita della popolazione curda sfollata è stato violato violata durante e dopo la migrazione, e provoca diversi traumi sociali.